L'immagine dell'uovo ricorre in numerosi proverbi e modi di dire della lingua italiana. Eccone alcuni:
Camminare sulle uova
Come bere un uovo
Fare una frittata
Gallina che canta ha fatto l'uovo
Gallina dalle uova d'oro
Il pelo nell'uovo
Meglio un uovo oggi che una gallina domani
Pieno come un uovo
Rigirare la frittata
Rompere le uova nel paniere
Testa d'uovo
Uovo di Colombo
Determinazione
della freschezza
Scopri come verificare che le tue uova siano fresche con degli accorgimenti molto semplici.
Norme igieniche
e conservazione
Alcuni semplici consigli per conservare in tutta sicurezza le vostre uova.
Carta d'identità
dell'uovo
Clicca sull'immagine per scoprire come leggere il codice di tracciabilità dell'uovo.
Se galleggia, buttalo via!
Per verificare che le uova siano fresche, prima di romperle è sufficiente metterle in un recipiente di acqua fredda salata (10% di sale). Le uova fresche andranno a depositarsi sul fondo, mentre le uova non più fresche tenderanno a salire in superficie a mano a mano che invecchiano a causa dell'aumento di dimensione della camera d'aria interna. Un secondo metodo è quello cosiddetto della speratura; l'uovo osservato davanti una forte fonte luminosa deve avere il tuorlo visibile come ombratura senza contorno apparente, deve essere ancorato al centro dell'albume anche dopo rotazione e non devono essere presenti corpi estranei. Un terzo metodo si usa dopo la rottura dell'uovo su una superficie: il tuorlo deve mantenersi alto e sodo, l'albume deve restare compatto intorno a esso e più fluido all'esterno. Quando il tuorlo tende facilmente a rompersi e a mescolarsi con l'albume l'uovo non è più molto fresco. Rimane commestibile, ma può risultare difficile da montare e poco adatto ad alcune preparazioni culinarie.
Leggere modificazioni possono notarsi con uova di galline di età avanzata e nel periodo estivo. Consumare e acquistare uova principalmente da allevamenti vicini al punto d'acquisto.
Le uova di categoria A possono essere ulteriormente classificate in «extra» o «extra fresche» solo nei primi 9 giorni dalla data di deposizione, dopodiché devono essere riclassificate in categoria A o B a seconda dello stato in cui si trovano e vanno consumate entro quattro settimane dalla deposizione (28 giorni).